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domenica 24 gennaio 2016

Bay Area Thrash - Venerdì 29 gennaio ore 19 www.garageradio.it

Nel 2001 il  Thrash Of The Titans portò alle reunion ufficiali di Exodus, Death Angel ed Heathen. Pare che i Death Angel abbiano ottenuto un inatteso successo, al festival. Mi immagino coloro che nel pubblico erano sui 20 anni, venuti su con quello che è stato il metal dei 90, restare a bocca aperta davanti al repertorio classico di quelli che erano stati i ragazzini prodigio della scena della Bay Area. qundici anni prima.
Da questo video, nonostante l'audio carente, si intuisce qualcosa di quello che fu il loro set.



Anche i Vio-lence non se la cavarono malaccio, nonostante l'assenza di Rob Flynn, troppo occupato a fare la rockstar coi suoi Machine Head



Nell'84 se non lo leggevi su una fanzine era impossibile sapere che tra S.Francisco e Berkeley stava venendo su una scena metal esplosiva e rivoluzionaria. Onore al merito, io ne fui informato dalla lettura di Metal Caos.
I Metallica erano da poco arrivati con Kill 'Em All, un vero e proprio ciclone, nell'underground mondiale. E appresi che a S.Francisco, dove avevano fatto base, le cose si stavano muovendo velocemente. Si parlava molto di Exodus (e a breve avremmo capito il motivo, vedere Bonded By Blood).
Da allora si prestò molta attenzione a quel che succedeva nella Bay Area. Nell'85 mi arrivò il demo dei Legacy (per chi non lo sapesse la prima incarnazione dei Testament, con Steve Zetro Souza alla voce). Nell'86 i Death Angel uscirono con il loro demo "Kill as One", ma non ebbi occasione di sentirlo.  Le voci sui Death Angel si fecero più frequenti e quando trovai in un negozio di dischi "Eastern Front - 3 Live at Ruthie's Inn" vedendo nell'elenco dei gruppi il loro nome lo presi al volo. E sembrarono subito tecnici e velocissimi.
Dalla lista delle band capirete che la scena thrash della Bay Area era una scena decisamente crossover. Spiccano tra gli altri DRI e Raw Power. Andava avanti così dall'84, e infatti Gary Holt dice, al proposito:

Credo che una cosa per cui la Bay Area non riceve sufficiente riconoscimento sia il fatto di essere stata la prima scena crossover in America, prima di New York. Se vai a rivederti i vecchi flyers del Ruthie's Inn ci sono sempre gruppi metal che suonano assieme a gruppi punk.

I Death Angel erano dentro alla cosa fino al collo.Mark Osegueda la racconta così:

Ruthie's Inn diventò la mecca per la gente, non importava che cosa si suonava, se fosse punk o metal, ogni serata era strapieno di metal heads e punk, fu quel piccolo posto ad ospitare il matrimonio dei due generi.

L'unico video quasi dignitoso di uno show al Ruthie's è questo




Perché i fan del death e del black spesso non si ricordano che i Possessed erano di S.F. e che si ritenevano
un gruppo thrash? Chissà. Comunque tra le varie cose uscite dalla Bay Area in quel periodo ci sono pure loro, il primo gruppo di veri ragazzini ad entrare nella storia del metal con un unico disco (Seven Churches, ovviamente, 1985). Quando il loro debut album esce Larry Lalonde e Jeff Becerra hanno 17 anni, Mike Torrao 21,  Mike Sus 20. Come Alex Skolnick , Larry Lalonde è uno degli allievi di Joe Satriani. Raggiungerà la fama coi Primus all'inizio dei 90.

Possessed, 1984-85
Sia Death Angel che Testament escono con il primo lp nell'87, e all'incirca per entrambi si tratta di riproposizioni del materiale che era stato a suo tempo sui rispettivi demo. Ma mentre i Testament restano largamente attaccati alle radici NWOBHM del thrash (specie col solismo di Alex Skolnick, ricercato e molto melodico), in Ultra-violence dei Death Angel si sente in un certo qual modo che  non sono rimasti immuni agli ultimi due anni di uscite thrash e all'escalation di violenza dell'85-86 (Reign in Blood degli Slayer, Darkness Descends dei Dark Angel, Seven Churches dei Possessed). Questi teen agers filippini con Frolic through the park (1988, Osegueda aveva 19 anni, Cavestany 20) dimostrano definitivamente da una parte di avere un loro approccio progressivo al genere e dall'altra di essere vere e proprie spugne per quel che riguarda le influenze, dai Voivod al funky, da Slayer e Megadeth al metal più classico, dall'hard rock ai Raw Power (ascoltate l'inizio di "Why you do this" per credere). Il tutto mantenendo la propria riconoscibilissima identità sonora, specie grazie alla voce di Osegueda.
E questo, per me, li ha messi al sopra di vari altri gruppi della stessa provenienza (Heathen, Forbidden, Blind Illusion - pirotecnici e progressivi-, e pure dei violentissimi Sadus e dei Vio-lence, che furono autori di uno splendido lp di debutto con Eternal Nightmare).Poi successe quel che successe (passaggio su major, grave incidente del tour bus, etc).

(i Vio-lence nel loro periodo d'oro erano tanta roba, comunque)

Tutte queste band soffrirono negli anni novanta di una specie di decennio perduto. Il Thrash Of The Titans ne
rimette in pista diverse, anche perché di lì a poco saremo in pieno thrash revival, fenomeno di dimensioni relativamente ridotte ma che comunque fornirà agli Exodus e agli altri audience fresca. E poi il sudamerica, ed in particolare il Brasile, offrirà nuovi sbocchi.
 (Piccolo particolare, il fatto rilevante del thrash revival non  verrà dalla Bay Area ma da Richmond - parlo ovviamente dei Municipal Waste)
Sorvolo sulle vicende degli Exodus nel nuovo millennio (si scarica Zetro Souza, si imbarca Rob Dukes, si esce con un buon disco e due mostre delle atrocità riducibili a un paio di singoli, si riregistra Bonded By Blood con Dukes - bah - e alla fine si ripesca Souza e arriva quell'eccellente sprangata in faccia che è Blood In Blood Out).
VIolence
Fatto sta che, tra tutte le reunion del thrash della Bay Area, quella dei Death Angel ha funzionato nel complesso  forse meglio delle altre - magari anche grazie alla loro più giovane età. Certo, i tempi sono cambiati e per venire incontro al pubblico si guarda un po' a quel che dieci anni fa andava ancora per la maggiore. Ci allontana spesso dal thrash e la poliedrica vena creativa di "Frolic through the park" è perlopiù solo un ricordo, ma rispetto ad altre uscite di quel periodo la differenza di livello è plateale.

Nel secondo decennio del millennio di tutto ciò restano una serie di personaggi storici che (per ora) continuano a tener su un pugno di monicker. Paul Bostaph, che cominciò con i Forbidden, è finito poi con Slayer, Exous, Testament. Lee Altus, cofondatore degli Heaten, è da anni con Exodus (ma tiene più o meno vivo anche il suo primo gruppo). Skolnick, dopo un'interessante percorso jazz, è di nuovo con i Testament dove ora come ora ai tamburi è tornato nientemeno che Gene Hoglan (Dark Angel, Death, Strapping Young Lad).
I Testament quest'estate mi suoneranno sotto casa, quindi spero di far quattro chiacchere con Skolnick e Hoglan. Vedremo.

(Entrambi gli estratti di interviste sono presi dalla trascrizione di "Metal Evolution - 5 -Thrash Metal" Banger Films)



sabato 16 gennaio 2016

Una tempesta di ragazzi del mucchio - Venerdì 22 gennaio ore 19 www.garageradio.it

I motivi per cui l'hardcore punk (specie se old school) sia diventato, in una certa misura, "cool" continuano a sfuggirmi.
Qualche ipotesi ce l'ho: da una decina d'anni si sta riciclando qualsiasi cosa, e l'hc vecchia scuola ha un suo marchio di autentiticità che, in un panorama fatto in buona misura di cloni di plastica, attrae.

E così accade che hardcorella2000 non fa in tempo a scherzarci sopra, lanciando la soap hc "Tempesta di Tupa Tupa" , che viene annunciato un film tratto da "I ragazzi del mucchio" di Silvio Bernelli (Declino/Indigesti), e parte il casting .

La cosa notevole è che in larga parte i diretti interessati lo vengono a sapere dalle pagine provinciali de "La Stampa" o dai social. Rudy Medea (voce storica degli Indigesti, per chi non lo sapesse) giustamente dice la sua al riguardo:


Alessia Di Giovanni, la regista, è una disegnatrice che lavora anche per Bonelli, gli piace l'hc, è femminista, tiene un blog su "Il Giornale". Ci si poteva aspettare un comportamento diverso. Oppure no?

La scaletta: hc vecchio e nuovo, italiano e non. Per metterla insieme ho anche fatto una cosa che non faccio quasi mai, cioè cercare tra i miei vecchi CD. E tra gli altri sono venuti fuori gli Youth Brigade, gruppo pressoché dimenticato. Eppure all'epoca erano attivissimi e fondarono la Better Youth Organization. Suonarono al Victor Charlie a Pisa nell'84 (mi pare), e sul sito di Gomma c'è una foto scattata da Pippo in quell'occasione.



Una tempesta di ragazzi del mucchio by Friday Extreme Rock Adventures on Mixcloud

lunedì 11 gennaio 2016

Knights of the old bridge - Venerdì 15 gennaio ore 19 www.garageradio.it

Mi è rimbalzata sulla home di facebook questa intervista, apparsa su Noisey USA a febbraio del 2015.
Cosa fosse quella Old Bridge Militia che compariva nei ringraziamenti di Kill 'em All dei Metallica, citata dai Blessed Death e nell'intro della compilation Megaforce Born To Metallize l'ho saputo come si deve solo una decina di anni fa, guardandomi Get Thrashed.
Questa crew di una quindicina di persone costituisce un'ottimo esempio di quanti, nel metal anni 80, accolsero con entusiasmo il thrash ma non tutti gli aspetti "crossover" che il thrash della Bay Area aveva fin dall'inizio, e in primo luogo lo slamming, diventato poi universalmente noto proprio con un termine coniato a NY attorno all'85, "moshing".



Nell'intervista si parla degli skin che iniziarono a dare problemi ai concerti thrash a L'Amour, ma il passo che mi ha colpito di più è stato questo:

La nostra cosa era andare sotto il palco e fare headbanging, air guitar, Non c'era moshing allora, Quello arrivò dopo. Quando cominciò, neanche potevamo portare le ragazze sotto il palco perche' la gente là sotto si ammazzava, sai? La cosa sfuggì di mano, Per essere onesti non era la mia cosa....

Qundo è stata la prima volta che avete visto la gente pogare?
La prima volta che gli Exodus vennero qua. Erano di spalla agli Slayer a L'Amour, a Brooklyn.Stavamo guardando gli Exodus e questo tipo mi arriva addosso. Stavo bevendo una birra, e quasi mi mandò la bottiglia giù per la gola. Allora Metal Joe rincorre il tipo, gli sferra un pugno in bocca e lo stende contro la ringhiera. Allora Dave Lombardo arriva di corsa e fa "Che diavolo state facendo" e  Joe dice, “Questo tipo ha colpito Ray” , e Dave dice "No, stava solo giocando" e Joe fa "non sapevo che fosse un fottuto gioco"..Accadde così.. Lo portarono i californiani.


Ovviamente al CBGB le cose si stavano muovendo per conto loro verso il crossover, ma Rockin' Ray Dill si guardava bene dal metterci piede. La cosa curiosa è che la Old Bridge Militia aveva finito per costruire un piccolo circuito che per certi versi somigliava, a sentirlo raccontare, ai centri sociali europei: Nello scantinato di Metal Joe a Farmingdale i gruppi suonavano per i loro ospiti. Lo fecero gli Slayer, lo fecero i Metallica. Altri tempi...


martedì 5 gennaio 2016

Motorheadbanging & Motorheadslamming - venerdì 8 gennaio ore 19 www.garageradio.it

E così alla fine se ne è andato, praticamente suonando fino in fondo o quasi - anche se già dagli episodi di questa estate si capiva che Lemmy Kilminster era alla conclusione della pista. Poco prima era arrivato il turno di Philty "Animal" Taylor. E chi ha parlato di fine di un'era non ha esagerato.
C'è chi i Motorhead li ha conosciuti con "Another perfect day" (gran disco, tra l'altro) e chi li ha incontrati per la prima volta con "Orgasmatron". Ma il gruppo ha lasciato il suo segno nella storia del rock con i primi 4 album, con la formazione Kilminster/Clarke/Taylor. Per quanto considerati un gruppo metal, hanno esercitato pari influenza sia su metal che su punk. Alla morte di Lemmy i Discharge hanno postato questa foto


Post più significativo di tante parole. Quindi loro, che pure si erano mescolati col punk 77 inglese (Lemmy aveva suonato coi Damned) alla fine si sono ritrovati, del tutto involontariamente, alle radici sia di D-Beat e UK-82 che del thrash metal (l'argomento l'ho già trattato qui )
Interpellato in materia di doppia cassa, Dave Lombardo (uno che di double bass qualcosa ne sa, e pure di hc punk) dice:
"La prima volta che ho sentito quel tipo di doppia cassa è stato coi Motorhead. Avevo sentito altri batteristi che usavano la doppia cassa, ma non credo che abbiano mai fatto niente a quella velocità e con quello stile".

E riguardo alla velocità, qualche anno fa Lemmy la buttava sullo scherzo.

D: Perché volevate suonare così veloce?
Lemmy: Non saprei, all'epoca semplicemente è sembrata la cosa giusta da fare, sai. E poi voglio dire, suoniamo a mille all'ora oggi, rispetto a quell'epoca
D: Così voialtri aumentate la velocità man mano che gli anni passano?
Lemmy: Già, parrebbe. Non vediamo l'ora di scendere dal palco per riposarci un po', sai, per tornare sulle nostre sedie a rotelle.


Ah, ovviamente Mr Kilminster fin da subito si è dimostrato completamente disinteressato alle etichette, tanto da commentare in più di un'occasione la mania della stampa nel volerle affibbiare a seconda delle mode del momento.
Nel 2003, parlando con John Tucker dei tempi della NWOBHM, dice:

A quei tempi tutto all'improvviso diventò heavy metal: noi eravamo heavy metal, i Journey erano heavy metal, gli Hawkwind erano heavy metal. Molto strano.

e riguardo all'atteggiamento dei discografici

Pescano sempre i gruppi sbagliati... Devi sapere quel che succede in strada. Io parlo con la gente in strada più di quanto faccia la maggior parte delle bands e so cosa gli piace; ho sempre saputo cosa gli piace perché ho sempre suonato quel che gli piaceva - senza deviare troppo da quel che piaceva a me.
(John Tucker, "Suzie Smiled", Independent Music Press, 2006)

(i vari gruppi "emergenti" che mirano al "successo" dovrebbero meditare a lungo queste parole)

Miriadi di elogi funebri sono apparse sui social, con la consueta dinamica virale fatta anche in buona parte di istinto di seguire la massa. Mi piace riportare quello di Jello Biafra, persona notoriamente refrattaria al bandwagoning:


(Entrambi gli estratti di interviste sono presi dalla trascrizione di "Metal Evolution - 5 -Thrash Metal" Banger Films)

La scaletta: il titolo la dovrebbe dire lunga...