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giovedì 8 febbraio 2024

ANGEL WITCH, LUCIFER, MAASTRICHT 7/2/2024

 


 

Il Satanic Panic Tour 2024 arriva a Maastricht infrasettimana, al Muziekgieterij.

Muziekgieterij è una sala da concerti/centro polivalente ospitata nella vecchia
Timmerfabriek, una ex cristalleria collocata vicino al porto fluviale commerciale, oggi monumento industriale. E' a due passi dal centro della città, ma inserire l'indirizzo nel navigatore di maps non è di grande aiuto. Quindi arrivato in zona mi sono regolato alla vecchia, guardarsi intorno per vedere se c'è fauna di un certo tipo. E infatti avvisto un chiodo con una toppa degli Obituary e lo seguo. L'ingresso è nel resede interno della vecchia fabbrica.

Al Muziekgieterij ci fanno di tutto, quanto a generi, quindi anche metal e hardcore oltre che jazz, pop, folk e quant'altro. Ma un tabellone orario sospeso al soffitto suggerisce che le coordinate fondamentali siano molto precise. 

Nello spazio concerti, ampio, siamo sui livelli alti (e quindi costosi) di palco, sistema luci, impianto. E parlo di livelli alti per gli stardard di queste latutidini, in cui anche un posto in stile squat anni 80 (The Pit, Courtrai, Belgio) quanto a suono non scherza. Quando entro sul palco ci sono i The Night Eternal, canonici fino alla noia mortale, però ogni singola nota è nitida e sento i subsonici della doppia cassa nelle viscere. Fortunatamente mi sono perso gran parte della loro esibizione. Se ne vanno e il palco degli Angel Witch viene preparato con in sottofondo il primo album dei Black Sabbath.


Ci vuole poco. Arrivano il biondo in nero con la sua Stratocaster e gli altri e occorre dire che i capelli nel flyer del tour sono quelli di 40 anni fa, però quelli attuali ancora ci sono e la figura continua ad essere quella, senza un filo di pancia, non cosa da poco, considerato il ramo in cui Heybourne lavora e che  è nei suoi 60 (la sua età è ignota).
In un niente si incomincia, e l'axeman in black spara Death from Andromeda, dall'ultimo Angel of light. Dimostrando che non solo ha mantenuto la linea, ma anche fiato e voce. Dopodiché preliminari finiti e parte Atlantis. Wow. Intramezzati a qualche brano da Angel of Light (tipo The night is calling) ci sono i pezzi del repertorio classico: Sorceress, White witch, Angel of Death. Quando Heybourne tira fuori Extermination Day e Baphomet la maggioranza del pubblico (sulle 400 unità) resta perplessa: non conoscono i pezzi. Il finale è ovviamente Angel Witch e sì, faccio il coro assieme a tutti gli altri. Confesso anche singalong sui classici e un poco di haedbanging vecchio stile, ma poco, per evitare traumi alla cervicale. Comunque cosebelle, ma sul serio.

Onestamente non sapevo proprio cosa aspettarmi dai Lucifer dal vivo. Perché sì, riguardo a loro si parla spesso di anni 70 ma da un giro su youtube c'è un'impronta, quell'impronta lì, quella del power metal nordico e di anni 70 soprattutto molte chiacchere. Invece resto sorpreso. I Lucifer, in poche parole, sono Scorpions meet Black Sabbath, dove gli Scorpions sono quelli di Tokyo Tapes e i Black Sabbath quelli dei primi 4 album. Johanna Sadonis non è esattamente una ragazzina, ma a 45 anni tiene assieme il tutto con voce e presenza scenica. Quando annuncia alcuni nuovi brani in mezzo ci sono un paio di heavy blues che ricordano molto da vicino Trapeze e soprattutto Population II di Randy Holden. E non annoiano neanche un po', con pezzi che difficilmente superano i cinque minuti.

Gran bella serata.