Una serata skinhead, quindi. I tempi cambiano, del resto. Trent'anni fa bastavano skin in numero superiore a due per mettermi in allerta, oggi uno dei migliori gruppi oi! core in circolazione riesce a mettere nella strofa di un pezzo Cock Sparrer, Grim Reaper, Angelwitch, Nabat e Judas Priest (pazzesco, e in senso positivo) - ah, Riki mi ha ricordato che ai tempi ho incrociato uno dei padri storici dell'oi! core italiano, prima che si rasasse la testa
No More Lies sono decisamente HC, ma fin dal loro debutto l'influenza Oi! core è presente in una certa misura, e non semplicemente perché il loro primo album includeva una cover dei Nabat,
"Nessun Rimorso" (su bandcamp qua) è stata una prova a metà tra HC italiano anni ottanta e ispirazioni NY (Madball, Sick of It All) e si concludeva con una cover di "Potere nelle strade". Un nuovo lavoro era da mettere in cantiere, perché quella sera, pur essendo stato l'unico gruppo a cui il pubblico ha chiesto bis, non avevano altri brani oltre quelli che avevano proposto in scaletta.
Il nuovo "Fuori dal coro", uscito ad agosto e reperibile su Hellnation Store, introduce nel sound del gruppo elementi D-beat/crust ed evolve in un suono meno "squadrato" e minimale rispetto al lavoro d'esordio, pur continuando a mantere tutta la potenza e l'impatto che ho sentito dal vivo, anzi, alzando il livello. "Odiati e fieri" (titolo con precedenti anche censurabili) poi è un'anthem Oi! core destinata di sicuro ad entusiasmare, dal vivo.
Di questo ed altro parleremo venerdì sera con Fabrizio, voce dei NML (ed ex frontman dei disciolti Payback).
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