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martedì 13 gennaio 2015

Blues legacy, capitolo I - Venerdì 16 gennaio www.garageradio.it

E' voce comune che heavy metal inglese (tra fine anni settanta e inizio ottanta) e hardcore punk abbiano tagliato il cordone ombelicale con le radici blues dell'heavy rock.
Lo dice e lo ripete Scott Ian, l'ultima persona che avrei visto a fare show spoken word, e invece...
La tesi, per quel che riguarda l'hardcore punk, è sposata da "American hardcore" (il film).
Come tutte le generalizzazioni anche queste hanno basi fragili, e nelle prossime trasmissioni, con la musica, le confuteremo, tra le altre cose....
In breve, negli anni 80 più che di radici si può parlare di eredità del blues, che vedremo riaffiorare nei contesti più diversi, sia in area metal che in area punk e hardcore.
Per esempio, diamo un'occhiata alla locandina di Reading 1980. Gli headliners erano Rory Gallagher, gli UFO e gli Whitesnake, 80.000 i biglietti venduti. E' passato alla storia come il debutto a un grande festival della New Wave Of British Heavy Metal:

 
Ci furono diverse sostituzioni dell'ultimo minuto: Ozzy Osbourne non si fece vedere, idem dicasi per Gary Moore , invece spuntarone gli Slade e gli Angelwitch. Osservate comunque la scaletta del primo giorno. Gillan, Krokus (ai tempi andavano forte in UK, basta vedere le classifiche hard rock/metal dell'epoca), Praying Mantis; e di seguito 9 Below Zero e Rory Gallagher..
Ora, Reading 1980 tra le altre cose spicca nelle cronache per la "calorosa" accoglienza riservata il terzo giorno ai Def Leppard (una grandinata di lattine da una pinta), accusati di essersi svenduti. Joe Elliot, voce dei DL, ha precisato che la stampa ha esagerato in quanto il lancio di lattine era una cosa del tutto generalizzata. Queste due foto rendono l'idea quanto basta





Comunque uno che c'era mi raccontò di aver visto Rory Gallagher arrivare sul palco da solo con una chitarra acustica davanti a questa folla inquieta di metal heads e bikers lanciatori di lattine, annunciare col suo strascicato accento irlandese "Out on the western plain" e... lasciare il pubblico stregato, immobile, a bocca aperta.
Occorre dire che comunque 9 Below Zero, pupilli di Alexis Korner, definiti da alcuni la più grande pub band dell'epoca, quando suonavano al Marquee si ritrovavano tra il pubblico una buona parte di quelli che nello stesso club erano o sarebbero andati a vedere gli Iron Maiden.
E a proposito della vergine di ferro, eccola lì schierata nel secondo giorno assieme a UFO e Samson, ma anche con  un act rock blues  come quello di Pat Trevers (che nell'80 però ha preso come tanti altri una strada più commerciale).
Nel terzo giorno a differenza dei massacrati Def Leppard i Tygers Of Pan Tang vennero bene accolti. Eccoli nella foto del press kit MCA per "Wild Cat".

La foto include un John Sykes che in realtà non aveva partecipato all'incisione dell'album, ma che era con loro sul palco in questa occasione.
Infine troviamo gli Whitesnake, che l'anno prima avevano nel loro "Love Hunter"  un brano come "Walking in the shadow of the blues"; nel 1980 erano usciti con "Ready and willing", che si manteneva esattamente sulle stesse coordinate (la band era ancora lontana dal diventare la parodia kitch di sé stessa del 1987, proprio con Sykes alla chitarra).
Insomma, il cordone ombelicale col blues non era stato affatto reciso....

Le foto di Reading 80 vengono da www.ukrockfestivals.com


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