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sabato 3 gennaio 2015

Blood and souls for my lord Arioch - 9 gennaio www.garageradio.it



Nel 1964 Michael Moorcock prende la direzione di "New Worlds" che in breve diventa il punto di riferimento di un nuovo stile della fantascienza che sarà chiamato New Wave :

"Gli inventori della New Wave (su tutti Michael Moorcock, J.G. Ballard e Brian Aldiss) erano socialisti e marxisti inglesi che respingevano in una volta sola individualismo, esposizione lineare, lieto fine, rigore scientifico ed egemonia culturale americana. I successivi esponenti americani della New Wave furono fortemente associati con la New Left e l'opposizione alla guerra in Vietnam[34]"

(Così descritti i fondamentali della New Wave è facile vedere la sua influenza nel determinarsi, alla fine degli anni sessanta, della cosiddetta "rivoluzione umanoide" che portò alla nascita di "Métal Hurlant", la cui versione americana fu battezzata "Heavy Metal")

Moorcock ha dato vita a innumerevoli personaggi, perlopiù incarnazioni del Campione Eterno, figura chiave nel Multiverso immaginato dall'autore.
Dorian Hawkmoon, leader della resistenza europea contro l'invasione della Britannia fascista in un mondo post-postatomico e medievaleggiante.
Corum Jhaelen Irsei, il monco e guercio Principe dalla Veste Scarlatta, protagonista di due trilogie struggenti.
Jerry Cornelius, personaggio sf psichedelico, che Jean Giraud, detto Moebius, prese in prestito per il suo "Il garage ermetico di Jerry Cornelius" (e qui il fumetto umanoide dichiara le sue ascendenze).
E sopratutto Elric di Melniboné, spadaccino stregone albino, con la sua demoniaca lama nera, Stormbringer.

Quando Moorcock creò Elric, antieroe problematico, perché fosse l'esatto contrario del protagonista tipico della heroic fantasy, sicuramente non si aspettava che diventasse un'icona superata in fama solo dal Conan di R.E. Howard e dai personaggi tolkieniani. Eppure nella sfera anglosassone così è stato, tanto che David Coverdale dovette a suo tempo precisare che "Stormbringer" era un titolo senza alcuna relazione con il lavoro di Moorcock (stendiamo un pietoso velo sui dibattiti italiani in materia di cultura pop tra anni 70 e 80, viziati da un'ideologizzazione demenziale e brutalizzante).
 
Il rapporto diretto  di Moorcock con il rock è stato rilevante e la sua influenza è stata vasta, specialmente in campo heavy metal. Sorvolando sulla sua lunga collaborazione con gli Hawkwind,  ha lavorato con i Blue Oyster Cult, iniziando con "The Great Sun Jester" (su "Mirrors", ispirato a "The Fireclown", trilogia del Multiverso) per poi essere coautore dei testi di due dei loro brani più classici, "Black Blade" e "Veteran of the psichic wars" (che finì nella colonna sonora di "Heavy Metal" - il film ).
Entrambi i testi si meritano una traduzione diversa da quella fatta con google:

Veteran of the psychic wars

"Mi vedi ora che sono il veterano di un migliaio di guerre psichiche
Ho vissuto troppo a lungo sul confine
dove ruggiscono i venti del limbo
e sono giovane abbastanza per guardarlo
e sono fin troppo vecchio per sopportarne la vista
tutte le cicatrici sono interne
non sono sicuro che di me sia rimasto qualcosa

Che cessino questi tremiti
è ora che io abbia un' attimo di pace
è ora che io mi ritiri per un po'
abbiamo vissuto nelle fiamme
abbiamo divorato le nostre menti
ti prego, fa in modo che questo tremito non continui

Mi chiedi perché sono guardingo, perché non posso parlarti
Mi biasimi per il mio silenzio
dici che era ora che io cambiassi e crescessi
ma la guerra sta ancora continuando, cara mia
e a quanto ne so io non ha fine
Né posso dire se mai saremo liberi

Mi vedi ora che sono il veterano di un migliaio di guerre psichiche
La mia energia alla fine si è esaurita
e la mia armatura è distrutta
ho usato tutte le mie armi e ora sono indifeso e spogliato di ogni cosa
Sono fatto solo di ferite
Ti ho sentito dire che questa è la vittoria?

Che cessino questi tremiti
è ora che io abbia un' attimo di pace
Mandami nelle retrovie
dove le maree della follia si infrangono
e scivolano nell'inferno
ti prego, fa in modo che questo tremito non continui"

Black Blade

Ho questa impressione che la mia fortuna non sia per niente buona
questa spada al mio fianco non si comporta come dovrebbe
continua a chiamarmi padrone, ma mi sento come il suo schiavo
mi spinge sempre più velocemente verso una tomba precoce
e ulula, ulula come l'inferno...

Mi è stato detto che il mio dovere è combattere contro la Legge
che la stregoneria è la mia arte e che sono nato per farmi strada nel sangue
Io volevo essere un amante, non uno spettro urlante dagli occhi rossi
Avrei voluto che avesse scelto un'altro come suo strumento di morte


Lama nera! Lama nera!
Forgiata un miliardo di anni fa
Lama nera! Lama nera!
Uccidere così che il suo potere possa crescere

C'è la morte, dall'inizio fino alla fine dei tempi
e io sono il campione cosmico, e posseggo il segno magico
e tutto il mondo sta morendo ed è mio il fardello
e la spada nera continuerà a uccidere fino alla fine dei tempi


Lama nera! Lama nera!
porta il caos nel mondo che conosciamo
Lama nera! Lama nera!
Mi usa per uccidere i miei amici
Lama nera! Lama nera!
Diventa più forte così che il mondo possa finire
Lama nera! Lama nera!
Forza la mia mente a piegarsi e piegarsi ancora

La lama nera
forgiata un miliardo di anni fa
la mia spada cosmica va avanti dall'eternità
a incidere il destino
evocando i signori del caos
evocando le bestie dell'Ade
risucchiando le anime degli eroi
dispiegando la devastazione per cavalieri e nobildonne
il mio padrone è il mio schiavo


Per passare all'influenza di Moorcock, non poteva mancare su alcune bands della New Wave Of British Heavy Metal: i Tygers Of Pan Tang  prendono nome da un luogo del ciclo di Elric e dedicano uno dei loro brani a un capitolo della trilogia del multiverso, "The Fireclown"; i Dark Star traggono ispirazione dal nostro per il testo di "Lady Of Mars" (dal ciclo di Kane); i Diamond Head dedicano a Elric la copertina e la title track di "Living on a borrowed time".


Dagli USA infine arrivarono i Cirith Ungol.
I Cirith Ungol, nonostante il nome tolkieniano, erano imbevuti di tematiche moorcockiane fino alla punta dei capelli. Presero come cover dei loro dischi le copertine dei romanzi del ciclo di Elric disegnate da Michael Wheelan, piazzando un poco ovunque il simbolo del Caos (una rosa di frecce divergenti), scrissero pezzi come "Master of the Pit", "Chaos Descends", "Nadsokor" (la città dei mendicanti, nel ciclo di Elric). Grazie ai loro primi tre lp sono diventati una cult band dalla duratura fama underground.



Se oltre gli anni ottanta Blind Guardian e Domine si ispireranno ampiamente alla saga del principe melniboneano, venendo ai nostri giorni e allontanandoci dall'ambito musicale  il grande successo fantasy dell'ultimo decennio, "Il Trono di Spade", mette in scena tra l'altro i discendenti pallidissimi e quasi albini di una dinastia che ha conquistato un continente calando a cavallo di draghi sputafuoco. Vi ricorda niente?





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