Parlando di metal, in tempi in cui decine di signor nessuno suonano più o meno tutti nello stesso modo, avere una propria precisa identità sonora è privilegio di pochi. E i Braindamage ce l'hanno.
Per la serie "veterani che spaccano", ecco a voi il nuovo album del gruppo thrash torinese, "The Downfall", che esce per My Kingdom Music.
"The Downfall" inizia subito con la tipica firma sonora Braindamage (Substituting Forgiveness with mass destruction) e prosegue con l'artiglieria pesante (God granted you nuclear warheads) - la versione del demo però era decisamente più brutale.
L'album si articola nel classico linguaggio del gruppo, con le influenze di sempre (Voivod di "Killing Technology" e "Nothingface", Killing Joke), rielaborate e fatte proprie fin dai primi lavori, che cementano un songwriting efficace, ormai giunto al livello della massima maturità. Per me danno il meglio nei pezzi più caratteristicamente Braindamage (She can smell the blood of a surrendering race, Subhuman's towns merciless obliteration, You nailed my soul I burned your flesh), ma tutto l'album si mantiene su livelli eccellenti, senza cali di tensione o momenti morti (ops, c'è scappata la recensione...).
Venendo alla puntata di venerdì prossimo, a questo giro avrò in collegamento Andrea Signorelli, leader del gruppo fin dalle origini, e immagino che le cose di cui parlare non saranno poche (di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, dai tempi di "King in yellow's day" , opener del loro primo album in cui veniva rievocata la creatura di Robert William Chambers).
P.S
Non molto tempo fa un gruppo torinese che ha goduto di un certo successo alla fine dei novanta (ed oltre) si riproponeva vantando dubbie radici hardcore. I Braindamage non si pongono il problema di ricollocarsi per nuove fasce di pubblico sbandierando credenziali farlocche: le uniche radici che rivendicano sono quelle della loro musica, e lo fanno suonando (per la cronaca aggiungo che, a differenza di altri, Andrea Signorelli nel pit sotto un palco dei Negazione c'è stato).
E qui il podcast, con tanto di problemi di collegamento passati in audio... il bello (?) della diretta, come si dice (del resto considerati i potenti mezzi etc etc :) )
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