La serata inizia con i Malloy, buona prova (son ragazzi, si faranno...).
Poi i capelli grigi prendono il controllo del palco e, guarda un po', funzionano alla perfezione. I Fall Out, da La Spezia (un altro ritorno dopo anni) sono trascinanti. Hanno un frontman dinamico e comunicativo, che nonostante i suoi buoni sforzi non riesce a far partire il pit - peccato, se lo sarebbero meritato. Probabilmente la ragione è che il grosso del pubblico non è lì per loro. Gli eventi della serata sono Upset Noise e Poison Idea. Quando gli UN arrivano sul palco, Lucio fa le presentazioni "Siamo i Delinquenza Senile". Andrà avanti così per tutto il loro set. Attaccano con "Weekend Massacre", poi iniziano a pescare da "Disperazione Nevrotica". "Faremo una cover degli Upset Noise, cercheremo di farla bene come loro..." e parte "Asfalto" (Lucio passa il microfono a Giulio dei Cripple Bastards e vanno avanti assieme).
Poi "Hardcore", con la gente sul palco a fare i cori. Un pit regolarissimo ha preso vita e aumenterà gradatamente di intensità durante il set. Conclusione e commozione con le dediche del pezzo finale, "Growing Pains" (Lucio lo dedica alla memoria di suo fratello).
Upset Noise -scatto esagerato di Roby (fb Roby Noise) |
La riunione degli Upset Noise, come si dice, c'è. Il gruppo c'è - ancora in rodaggio per i brani da "Growing Pains" in poi, su cui Fausto si ritrova unica chitarra, ma questi sono dettagli. Il Bonanni dietro ai tamburi (una sola cassa, campanaccio di ordinanza) è (come da sempre) un motore che non perde un colpo. Riescono a coinvolgere, a trasmettere energia e calore, nella migliore tradizione dell'hc italiano - e il punto è proprio questo. I Poison Idea, al confronto, risultano estremamente professionali ma un po' freddi. Oggi sono una formazione poligenerazionale, con una seconda chitarra e un batterista reclutati tra i giovani della scena di Portland, cosa meritoria, ma il tutto ha un po' il sapore degli Slayer senza Hanneman e Lombardo. I presenti hanno comunque risposto con entusiasmo alla scaletta della band, con accento su "Kings of punk" e "Feel the darkness" e nessun brano dai lavori successivi, disco nuovo a parte - scaletta estesa verso il l finale ad una cover di "Motorhead" che al tempo fu presente su "Pajama Party".
Nel complesso una bella serata hc. Età media del pubblico abbastanza elevata (direi sui 30-35), con gente venuta da Bologna, Ferrara, Verona e Mestre, tra l'altro. 35 anni di hc e metal su patch e magliette, da Dead Kennedys fino a Sick Of It All e Municipal Waste.Un pezzo di quel che ancora è vivo nell'hardcore (vedi post precedente) c'era, al Kaleidos di Poviglio, la sera del 2, e mi auguro che questo circolo continui ad essere un punto di riferimento di una scena che per quanto diminuita, divisa e frammentata, di tirare le cuoia ancora non ne vuol sapere....
PS: perché reloaded? Perché titolo della serata e manifesto vengono da lontano:
Grazie per le ottime parole,ci vediamo nel pit,toscanaccio!!!
RispondiEliminaMi sforzo di essere un cronista obiettivo, egregio frontman dei "Delinquenza Senile" :). Il video postato su youtube da Andrea Usai lo dimostra , anche se non rende l'impatto audio: See you in the pit (finché regge il fiato)
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