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domenica 29 maggio 2016

Metallo pesante o metallo urlante? venerdì 4 giugno ore 19 www.garageradio.it

Heavy Bone, by Enzo Rizzi
In che misura iconografia e immagine costituiscono (o hanno costituito) quel che viene definito "heavy metal"?  La domanda è retorica. Dal look elaborato da Rob Halford nella seconda metà dei settanta ai loghi indecifrabili dei gruppi grind, black e death, dal Eddie sulla copertina del primo Iron Maiden al corpse paint, metallo è immagine (con possibili eccezioni nel thrash metal).
La correlazione è diventata tanto più stretta con la diffusione dei cliché musicali di genere. Logo illeggibile significa blast beat, copertina sword & sorcery implica power metal. L'impoverimento del linguaggio grafico va di pari passo con la standardizzazione dei cliché musicali. Artwork codificato, grafica codificata, riff codificati.
I metallari italiani trentenni o giù di lì probabilmente se pensano a metallo e fumetti pensano a Enzo Rizzi e alla sua creatura. A me invece viene da pensare a quello che forse è il fumetto più iconograficamente metallaro mai disegnato, cioè il Lobo di Simon Bisley



"The man" è rimasto nella mia memoria sopratutto col suo "Paramilitary Christmas Special" (il fumetto, non il cortometraggio). Bisley veniva da lontano, e in special modo dalle copertine della Doom Patrol di Grant Morrison. Per questo quando è stato coinvolto in quell'obbrobrio che è stato "Heavy Metal 2000" ci sono rimasto francamente molto male. Pessimo servizio reso a se stesso  dall'autore e velleitario sequel del cult movie del 1981. Il fatto è che "Heavy Metal" il film voleva essere (anche se non ci riusciva appieno) una summa dell'iconografia e dell'immaginario espressi da "Heavy Metal" la rivista. E questa era l'edizione USA di "Metal Herlant",  che a sua volta era stato uno dei motori primi della rivoluzione iconografica degli anni settanta, finita sulle copertine di molti dischi dell'epoca ed oltre.


Da anni si parla di bancarotta creativa del metal. E se una possibile ricetta per ritrovare la linfa vitale perduta fosse un ritorno a quel che sta dietro queste immagini, per ritrovare lo spirito del metallo urlante?

Addendum:

Magari l'elenco delle band presenti nella colonna sonora di "Heavy Metal" lo conoscete a memoria, magari no. Comunque ci sono anche i Nazareth. Forse qualcuno se li ricorda, o più probabilmente conosce la loro "Hair of the dog" rifatta dai Guns'n'Roses. Comunque il gruppo beneficiò di una delle splendide copertine di Rodney Matthews per il loro "No mean city" (1979) . Eccola qua


 E qua l'opera completa


Addendum secondo:

Faccio due chiacchere su fb con Enzo Rizzi (ci eravamo conosciuti nel 92-93 e io non ricordavo una benemerita) e viene fuori che, guarda caso, su Heavy Metal lui è stato pubblicato. E così viene  un altro bel post circolare, come la vita...





La scaletta: provate ad indovinare...una passeggiata nei dintorni di:




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