Per faccende mie mi sono andato a rivedere il catalogo della prima serie delle Marvel Graphic Novel e mi sono reso conto che è all'incirca sovrapponibile all'età dell'oro del metal (e dell'HC).
E mi sono ricordato che chi aveva definito Void Indigo ( Steve Gerber, Val Mayerik- 1983) "un crimine contro l'umanità" lo aveva fatto all'incirca nello stesso periodo in cui il PMRC si era scagliato contro il metal e il poster incluso in Frankenchrist dei Dead Kennedys (Penis Landscape di Giger) aveva procurato loro una valanga di guai giudiziari, etc.
Anche Heavy Metal (1981) era stato accolto da una quantità di critiche indignate e censorie, e si nota facilmente che l'immaginario del film è tutt'altro che estraneo sia a Void Indigo che a altre Marvel Graphic Novel (come scordarsi Elric-The Dreaming City di Paul Craig Russel - ovviamente da Michael Moorcock - o Marada, The She Wolf di Chris Claremont e John Bolton?). Un'iconografia che aveva la sua radice negli anni 70...
Era il Decline Of Western Civilization, in una parte più che in due, che quindi iniziava subito dopo il suo apice?
Gli eighties, per quanto ancora largamente era "dell'informazione lenta" furono un periodo il cui le cose accadevano a una velocità vertiginosa, a volte in parziale rottura con i decenni precedenti (che fosse parziale da molti punti vista l'ho capito solo recentemente), a volte come loro eminente recapitolazione ed elaborazione.
Secondo qualcuno di casa da queste parti "La musica è finita nel 1990"...
Ma, in tutta onestà, parlando di metal e heavy rock in senso stretto, al di là dei punti vista generazionali, chi può in tutta onestà dire che dal 1990 in poi sono arrivate stagioni creativamente più rilevanti di quelle dei decenni precedenti?
Marada, the She Wolf (John Bolton) |
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