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venerdì 14 giugno 2024

GBH, MAASTRICHT 13/6/2024

Quando arrivo al Muziekgieterij i This Means War hanno già cominciato a suonare. Il concerto è nella sala piccola, che comunque ha una capienza sulle 300 persone (evidentemente le prevendite non sono andate benissimo). I This Means War sono un gruppo belga proveniente da Malle, vicino ad Anversa. Parlano fiammingo con il pubblico e immagino che al di là dell'accento nella comunicazione non ci siano problemi di sorta. Fanno un punk molto anni 90, gradevole, ben suonato, tutto qui.


Quando si monta il palco dei GBH la sala si è riempita del tutto. Con i GBH non sapevo bene che aspettarmi, non avendoli seguiti da dopo City Bay's Revenge e sono rimasto piacevolmente colpito. Siamo nell'area del geriatric punk? Più o meno ma il pubblico va dai 20 ai 60 anni (ad occhio età media 40) e  lo show inizia e fila ad alta energia, senza annoiare. Di base rock'n'roll supercaricato finché non si arriva ai classici dei primi due lp, e allora il pit esplode. Forse è questo il motivo per cui i GBH sono stati per molti che venivano dal metal uno dei primi punti di contatto col punk, le basi rock'n'roll della band, che la setlist di oggi permette di ritrovare anche nei pezzi del primo periodo. Sick Boy, Knife Edge, Gunned Down... Colin quando presenta la band dice che vengono da Birmingham, come i Black Sabbath, ma loro non fanno War Pigs - e parte Wardogs. Non manca I am the Hunter, ma anche Momentum ottiene una robusta risposta dal pubblico.

Purtoppo gli anni si fanno sentire, e a 3/4 della setlist Colin dava segni evidenti di stanchezza. Gli ultimi due pezzi della setlist ufficiale sono ovviamente City Baby Attacked by Rats e City Baby's Revenge. Quando Colin scompare dal palco il pubblico chiede a gran voce il bis, che alla fine arriva. Il primo dei bis è Timebomb, ma è quendo Colin annuncia il secondo l'entusiasmo del pubblico arriva a livelli fuori, e parte una loro cover di Bomber. Il gruppo lascia il palco tra le acclamazioni del pubblico. Bella serata.