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lunedì 31 agosto 2015

Live Report - Jello Biafra and the Guantanamo School of Medicine, Locomotiv, Bologna, 30-08-2015

Ero nel pit quando Jello Biafra ha fatto "California Uber Alles", "Nazi Punks Fuck Off " e "Holiday in Cambodia". Il report, per quel che mi riguarda, potrebbe essere tutto qua. Un singolo aggetivo per descrivere il concerto? Awesome.
Ok, cerchiamo di fare le cose come si deve.
Hub Music Factory porta in Italia con due date il "Fuck Austerity European Tour 2015" di Jello Biafra and the Guantanamo School of Medicine. Titolo non casuale, come si capirà. Comunque il 30 sera, quando alla fine, dopo le undici e mezzo, il gruppo entra sul palco, il Locomotiv è pieno. Ralph Spight e soci (un altro ex Victims Family al basso) iniziano a suonare e dopo poco entra saltellando Biafra, occhialini da sole tondi, una giacca a losanghe colorate quasi da arlecchino, e parte con "Strenght Thru Shopping". La formula dello show è presto evidente, è un incrocio tra un concerto hc e uno show spoken word.
 

 
Le introduzioni ai brani, accompagnate dalla band con musica di sottofondo, in realtà sono piccoli monologhi, e solo alla loro conclusione arriva la vera e propria presentazione del brano. Si comincia con la visione di Biafra della crisi europea, abbastanza sulla linea di Thomas Piketty, cioè abbastanza stile Tsipras  (e si è visto poi com'è andata a finire in Grecia). E' così che introduce "New Feudalism" (e su questo tema  Feudalesimo e Libertà è davvero un passo avanti). E poi continua , liberandosi di occhialini e giacca, pescando brani prevalentemente da "White People and the Damage Done" e in particolare quelli pià hardcore ("John Dillinger", "Road Rage").  Jello mima i testi di tutti i brani. Si suda, sopra e sotto il palco.

Ralph Spight
Il pit è partito fin da subito, ma quando si sentono le prime note di "California Uber Alles" impazzisce, e sotto il palco è rovina totale.
Il pubblico conosce le parole anche dei brani nuovi, ma quando si arriva ai vecchi pezzi dei Dead Kennedys l'eccitazione arriva al culmine: "Nazi punks fuck off"  fa deflagrare di nuovo il pit, poi arriva anche "Government Flu" .Un'imitazione di Zappa che dice in audizione parlamentare, rivolto ai senatori "Nodoby looks good with a brown lipstick" introduce "Brown Lipstick Parade"
Quando la band lascia il palco il pubblico chiede il bis, e lo ottiene. Arriva "White People and the Damage Done", Spight scende a suonare giù dal palco in mezzo alla gente. E poi Jello ritorna sul tema della crisi in Europa e presenta come inno delle riunioni dei leader europei "Kill the Poor". Di nuovo il gruppo lascia il palco, e di nuovo viene ottenuto un bis, prima "Shock-U-Py",  poi, inattesa, arriva "Holiday in Cambodia", che fa andare il pubblico in delirio, Jello si tuffa dal palco, fa crowd surfing, perde il microfono, ma non c'è problema, la gente canta tutta assieme le parole.

Franco Giubilei, corrispondente per "La Stampa" da Bologna, concludeva così la sua presentazione delle due date di Biafra e soci:

"Filmati recenti ci mostrano Jello Biafra un po’ imbolsito mentre canta dal vivo California Uber Alles per un pubblico più panciuto di lui, ma la voce, almeno quella, sembra che graffi ancora."

Completamente fuori bersaglio: non è stato un evento nostalgico per cinquantenni (anche se dei cinquantenni c'erano). Ad occhio l'età media del pubblico era abbastanza alta, ma direi non più di 35 anni, Non solo  Jello ha ancora voce: l'attitudine è ancora tutta lì, ha una band tra le più solide che si possano immaginare, il suono era perfetto, l'equilibrio tra brani e parti parlate ottimo. Ne è venuto fuori un immenso, memorabile concerto HC - e non credo che nessun giornalista mainstream avrebbe retto nel pit per più di cinque secondi su "California Uber Alles". Amen.



giovedì 20 agosto 2015

Jello Biafra and the Guantanamo School Of Medicine

E' L'estate dei tour europei dei padri fondatori dell'HC americano. Si parla di Jello Biafra and the Guantanamo School of Medicine.
Hub Music Factory, estremamene attiva, tra le altre cose dopo aver portato in Italia gli Off! ora fa arrivare Mr Eric Reed Boucher (entrato nella storia con i Dead Kennedys) con la band con cui va in giro da circa sei anni - al basso c'è stato Andy Weiss, indimenticabile componenete della prima incarnazione della Rollins Band, ora alla chitarra c'è Ralph Spight degli altrettanto indimenticati Victims Family.



Due le date: 30.08.15 al Locomotiv, Bologna e 31.08.15 Legend Club, Milano, popolarissimo il prezzo del biglietto.

Biafra l'ha detto più di una volta: lui non ha il dono della sintesi di Ian Mackay, che se vuole riesce a dire tutto quel che intende dire in un minuto e mezzo. Nella sua avanzata maturità Jello articola testi mediamente lunghi (eredità dei tanti anni di show spoken word), ma lo fa splendidamente. D'altra parte attivismo e musica per lui sono sempre stati interconnesi, fin da quando si candidò a sindaco di S.Francisco con un programma che prevedeva costumi da pagliaccio come uniformi della polizia (e prese il 4%). E non si può dimenticare la sua partecipazione nel progetto The No WTO Combo (com Kim Thayil dei Soundgarden e Krist Novoselic dei Nirvana) che coincideva con la sua partecipazione alle proteste anti-WTO di Seattle nel 99 (il battesimo del fuoco del movimento No Global). Infine il suo coinvolgimento in Occupy! (a cui ha dedicato SHOCK-U-PY!, singolo del 2012 poi incluso in The White Man and the Damage Done del 2013. Sarò presente a Bologna, probabilmente con un vecchio amico e collega, e vedremo di documentare al meglio l'evento, sui blog e in radio.