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domenica 19 giugno 2016

Due cose su "Distruggi La Bassa Preview" - Upset Noise Indigesti Svetlanas e tanti altri, 18/06/16 Gambulaga FE

Non lo chiamo live report, perché un live report è una cosa più seria, e mentre suonavano i Carlos Dunga, per fare un esempio, stavo cenando (e sicuramente loro avrebbero meritato maggior attenzione).
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Vivere Merda
In effetti la location campestre, anzi, lacustre, è più da party che da concerto vero e proprio. E per buona parte del tempo è proprio questa la piega (piacevole) presa dall'evento.
Il palco è un piccolo pontile sul lago, con una parziale copertura.


La qualità dei gruppi del pomeriggio è stata uniformemente alta, ma quelli che hanno catturato la mia attenzione sono stati i Vivere Merda.

Le cose cambiano verso in serata con gli Svetlanas.
Impressionanti. La band è decisa, incisiva, compatta, e Olga è una frontwoman incredibile, che canta tutti i pezzi scalza, con occhi spiritati, muovendosi tra la gente davanti al palco-pontile. Si sarebbero meritati una situazione tipo salto del salmone e invece il pubblico  apprezza ma non si muove gran che.
Mi spiace dirlo, ma per me gli Indigesti passano senza lasciare gran traccia (troppo vivo il ricordo di quel che erano 30 anni fa).
Alla fine arrivano gli Upset Noise nella recente formazione a cinque con Mark Simonhell come seconda chitarra, e sono un bella mazzata, davvero potenti. Primi segni di reazione da parte del pubblico, che quando arriva il turno di "Hardcore" si sveglia sul serio. E sarà bolgia, tanto da far tremare il pontile e oscillare la copertura del palco, fino al gran finale con "Growing Pain". L'inserimento di Mark è davvero una sorta di "nitro injection", che aggiunge ulteriore potenza a una reunion che già funzionava alla grande.

La folla delle grandi occasioni ci sarà alle date di luglio con TSOL e Adolescents (me lo auguro per l'organizzatore):a questo giro non si arrivava alle 200 persone. E' stata comunque una gran bella serata. Se finora non ve li siete visti, Upset e Svetlanas meritano pure un viaggio.

2 commenti:

  1. ..e comunque gli Indigesti sono sempre lì a dare il massimo per fare divertire la gente che va ai concerti, il loro pubblico, i loro fans e soprattutto la grande schiera di amici e persone simpatiche.
    Di sicuro qualche "velenosa-invidiosa" recensione su anonimi blog non basta di certo a sminuire la nostra grandissima passione per quello che abbiamo fatto, facciamo e ancora faremo.
    Noi suoniamo per unire la gente e farla divertire. Altri scrivano pure le loro stonzate velenose che tanto non ci sfiorano minimamente.
    Hardore's NOT dead.
    Purtroppo ci sono invece anche dei morti-viventi, degni di squallidi horror trash-amercan-movie, ai quali non interessa affatto la scena HC ma solo spargere veleni.
    Per loro noi siamo ancora "polvere fastidiosa"......il vento i loro giudizi (di merda....).
    Grazie a tutti quelli che ci seguono. ci amano e vengono a divertirsi ai nostri concerti. Siamo ancora qui SOLO per voi,
    Ciao. A presto.
    Enrico-Indigesti

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  2. Dolente che una riga che comincia con "mi spiace dirlo", che ha in mezzo un "per me", e che conclude con " troppo vivo il ricordo di quel che erano 30 anni fa " abbia urtato la tua suscettibilità (nel link noterai che per quello che eravate a metà anni ottanta ho usato i termini "puro mito").
    Questo blog non è così anonimo, e una qualche idea su chi lo scrive potevi pure fartela, visto che nella rassegna stampa del vostro sito avete inserito una mia recensione dell'epoca.
    Veleno assnte, da questa parte, invidia pure (di che?).
    Sicuramente ad altri i vostro set è piaciuto, mi sono limitato a scrivere il mio parere. Un "grandi Indigesti, la leggenda ancora sul palco dopo 30 anni etc" e vuote pacche sulla spalla di questo genere non sono nel mio stile, sorry.
    Mi limito a constatare che se a metà anni ottanta gli Upset Noise fossero arrivati sul palco dopo di voi, avrebbero trovato il pubblico boccheggiante dopo tre quarti d'ora di fuochi d'artificio sopra e sotto il palco.
    Le cose sabato sono andate diversamente.

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