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giovedì 30 novembre 2017

Cos'è Heavy Metal? venerdì 1 dicembre ore 20.30 garageradio.eu

"Heavy metal" fu termine usato per la prima volta per il primo lp dei Sir Lord Baltimore in una recensione su Creem? Pare sia così. L'articolo era di Mike Saunders, ovvero Metal Mike, che una decina di anni più tardi divenne il frontman degli Angry Samoans (che ovviamente con l'heavy metal non c'entrano niente)
Nel '79 Creem metteva assieme sotto l'etichetta "heavy metal" Zeppelin, Heart, Queen, Ted Nugent, Aerosmith. Accostamento quanto meno bizzarro, coi metri di oggi.
Per quelli della mia mandata heavy metal è stato denim & leather, capelli lunghi, Saxon, Iron Maiden, Priest. Verrebbe da pensare che l'unica costante dai tempi del primo Black Sabbath siano i capelli lunghi, ma neanche questo è vero, almeno da fine 90. Per qualcuno metal è Chuck Schuldiner, per altri il corpse paint. Metal richiederebbe il guitar hero o il "maestro d'ascia", ma anche quello non è vero: una quantità di gruppi da 25 anni a questa parte lascia perdere e non ci pensa gran che.
Alla fine, probabilmente, heavy metal è quello che si è incontrato a 13 o 14 anni, quando si è ascoltato qualcosa che ci ha affascinato e qualcuno ha detto "quello è heavy metal". E per forza di cose cambia con le generazioni.

(E ovviamente per me Heavy Metal è anche una rivista, e un film di animazione)




venerdì 24 novembre 2017

Stop Al Panico - Cosa nostra - Venerdì 24 ore 20.30 garageradio.eu

Tornano i Cosa Nostra, di cui e con cui abbiamo parlato qua e qua, e tornano... con una cover. Facile ironia a parte, la versione di Cosa Nostra della storica Stop Al Panico di Isola Posse All Star non è una cover, ma una completa riscrittura in chiave HC di uno dei più storici brani dell'hip hop italiano.
Allora c'era la pressione (che culminò con lo sgombero) sull' Isola nel Kantiere, uno dei più bei posti dell'HC italiano della fine anni 80. Oggi ci sono le vicende di XM24 (come l'altro ieri ci sono state quelle di Atlantide). Bologna la rossa (o rosé, rosino, bianco appena rosato) ha un curriculum di sgomberi tra i più nutriti del paese.
Di tutto ciò parleremo con Giangiacomo De Stefano, assieme a Riki Signorini. Esserci (collegati allo streaming)!




mercoledì 15 novembre 2017

Metallo d'antan, tra suggestioni progressive ed altro - venerdì 17 ore 20.30 garageradio.eu

Cadendo la trasmissione di venerdì 17 tornano bene i Mercyful Fate. Non quelli della reunion, quelli originari, che bene o male hanno lasciato un segno indelebile nella storia del metal.
1982, la NWOBHM sta raggiungendo il suo culmine e siamo nell'era dell'informazione lenta. La Ebony Records, la più tardiva delle etichette venute fuori con la nuova ondata dei gruppi inglesi fa uscire Metallic Storm, la sua seconda compliation: tutti gruppi ignoti e destinati a rimanerlo (Tantrum, Scimitar, Mean Machine etc), tutti tranne uno: Mercyful Fate. Ma Metallic Storm non ricevette questa incredibile accoglienza internazionale. Era l'anno di The number of the beast e di Screaming for vengeance, dei Raven di Wiped Out e dei Venom di Black Metal (Neat Records), dei Witchfinder General di Death Penalty (Heavy Metal Records). Insomma, la Ebony non aveva raccolto molto interesse, all'epoca. Ma verso la fine dell'anno i Mercyful Fate uscirono con un EP self titled sulla sconosciuta Rave On Records. E per l'inizio del 1983 il loro nome iniziò a circolare su qualche rivista specializzata. Satanismo, spettrale cantato in falsetto, tecnica e durezza e velocità in linea con il trend del momento, anzi, forse un poco superiori. Questo veniva detto e scritto.
Inutile dire che in Italia arrivò di importazione e per averlo mi toccò svenarmi o giù di lì.
La consacrazione definitiva fu in quello stesso 1983 con l'uscita di Melissa. Il nome della band aveva attorno un alone arcano e sinistro, si parlava del teschio che King Diamond si portava dietro come mascotte del gruppo, di inspiegabili incidenti ai loro concerti...
Ma a parte questo c'erano alcune opinioni comunemente diffuse. Innanzitutto l'approccio del gruppo era progressivo: quanti riff ci sono in Into the coven ? E poi erano collocati nel segmento di testa  della fazione più duro più veloce più cattivo, destinati ad avere un influsso non secondario sulla prima generazione di gruppi thrash, senz'altro sui Metallica di Ride The Lighting, per esempio. Quando gli Slayer uscirono con Hell Awaits era opinione comune che il disco beneficiasse di un'influenza Mercyful Fate.
Com'è che un gruppo del genere sia stato etichettato (anni dopo il suo scioglimento) black metal è una cosa che mi ha sempre lasciato interdetto. Il corpse paint? King Diamond si era ispirato ad Alice Cooper e ai Kiss, vogliamo inserire tra gli antecedenti del black metal anche loro? Ah, ok: corpse paint più satanismo. Un po' poco per metterli assieme a Darkthrone e Mayhem.



La scaletta: due passi per il metal progressivo degli 80

giovedì 9 novembre 2017

Raw power - intervista - venerdì 10 novembre ore 20.30 garageradio.eu

FERA ritorna dopo una breve pausa con la chiaccherata con Mauro dei Raw Power (che ha coinvolto anche Riki Signorini, Antonio Cecchi e Alessandro Paolucci) registrata in occasione della bella serata al Newroz, a Pisa
Poco da fare, il nome dei Raw Power continua ad essere "il" nome per eccellenza, nel mondo, per quel che riguarda la storia dell'underground italiano, a dimostrare che certe storie lasciano segni persistenti.
Nell'intervista tra l'altro sono messi nero su bianco, per così dire, alcuni meccanismi della musica dal vivo, in Italia e nel mondo.