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lunedì 20 aprile 2015

Sabbath, bloody sabbath - Venerdì 24 Aprile ore 21 www.garageradio.it

Se Tony Iommi ce la fa con la salute, i Black Sabbath potrebbero incidere un ultimo album. Anche Ozzy Osbourne comincia a sentire il peso degli anni, quindi pare che la cosa si farà entro l'anno oppure non si farà.
Comunque "13" sarebbe già un ottimo canto del cigno e sembrava così concepito, con quei rumori di temporale in coda all'album.
Non possiamo non dirci sabbathiani: la cosa è ovviamente vera per il metal,  ma l'influenza dei Sabbath dilaga ben oltre i confini del genere, estendendosi a tutto il grunge, a molto hardcore fin dai Black Flag, e anche in territori apparentemente ancora più distanti. Prendiamo per esempio il trip hop inglese degli anni novanta: in "Dissolved girl" dei Massive Attack (fu nella colonna sonora del primo Matrix) ad un certo punto spunta un riff inequivocabilmente sabbathiano. E l'anno scorso un gruppo doom-stoner strumentale inglese, i Gonga, collabora con Beth Gibbons, la spettrale voce del più gotico dei gruppi trip hop, i Portishead. Ne esce una cover di "Black Sabbath" ridenominata "Black Sabbeth", con un video su youtube costruito con spezzoni de "I tre volti della paura" di Mario Bava (il cui titolo inglese fu "Black Sabbath" e da cui band di Birmingham prese il nome, come tutti sanno). Ecco Mrs Gibbons qualche anno fa dal vivo coi Portishead.


Inevitabilmente parlando di Sabbath non si possono non nominare i sottogeneri metal che sono in larga parte una riproposizione con varie sfumature dello stile di riffing di Toni Iommi (perché di questo si parla, non mi risultan in circolazione folle di bassisti che replicano lo stile di Geezer Butler). Doom. Stoner. Sludge. Drone (e tutte le combinazioni che vi possono venire in mente, tra le più diffuse doom-stoner e stoner-sludge. Le etichette di genere sono una cosa che un tempo serviva fondamentalmente al marketing e alla stampa (poi le cose sono cambiate...). Non so se qualcuno abbia mai chiesto a Buzz Osborne (Melvins) come si sente ad essere tra i fondatori dello sludge metal. Di sicuro lui ha definito il rock dei Melvins "quello che Captain Beefhearth avrebbe fatto se avesso fatto metal", il che è molto significativo, ma assai poco vendibile, anche perché nella fascia di mercato dell'heavy rock chi da trent'anni a questa parte ha avuto presente Capt. Beefhearth? Comunque i Melvins sono "sabbathiani di secondo grado", in quanto nati con l'influenza dominante dei Black Flag di "My War" (influenzati direttamente dai Black Sabbath). E considerando che i gruppi di Seattle furono molto influenzati dai Melvins, è da loro che prendono il virus sabbathiano. I più sabbathiani del mazzo dopo i Melvins, cioè i Soundgarden, hanno del resto negato tramite Kim Thayil ogni diretta influenza. Lo stesso Thayil alla fine però ha ammesso che in effetti ha sempre avuto una qualche propensione per i Sabbath (e per i Led Zeppelin).
Un discorso analogo vale per i Kyuss (originatori dello stoner). Josh Homme ha sempre detto di aver ascoltato i Sabbath dopo "Blues for the red sun", e non prima. Del resto, nella sua "playlist della vita" non ci sono i Sabbath - ma ancora una volta troviamo "My War" dei Black Flag. Insomma, pare che i più efficaci trasmetttori di influenze sabbathiane con ricadute rilevanti siano stati Greg Ginn e soci. D'altra parte fu giusto l'etichetta di Ginn, la SST, a garantire il debutto discografico ai Saint Vitus (e così anche il collegamento con il doom è a posto....).


Quindi non c'è da stupirsi delle influenze sabbathiane nel sound della Rollins Band. Uno dei più grandi pezzi sabbathiani di sempre, "Out there", è roba loro. Mai inciso in studio, si trova sul live "Turned on".
Henry Rollins non ha mai nascosto la sua ammirazione per la formazione classica dei Black Sabbath.
Nel suo show e' stato un intelligente (as usual) ospite e intervistatore di Ozzy. Ha presentato la conferenza stampa della reunion del 2011 - e si è dichiarato deluso (come molti) dall'assenza di Biill Ward su "13".




Sabbath Bloody Sabbath by Friday Extreme Rock Adventures on Mixcloud

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