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domenica 14 luglio 2024

PUNKFEST, LUXOR LIVE, ARNHEM, 14/07/24


Andare a un mini festival del genere ad Arnhem con una t-shirt dei CCM... E già all'esterno del Luxor Live un punk olandese 50enne indica la maglietta dicendomi "Nice shirt". Lui ne ha una di Screams from the gutter dei Raw Power. "Yours too!", rispondo. Questo sarà un po' un leit motiv del pomeriggio. Ad un certo punto mi ritrovo a chiaccherare con un tipo che ai tempi organizzò qualche concerto ad Amsterdam per la band, un altro paio che mi dicono che li hanno visti molte volte sia in Olanda che in Germania, un altro che mi chede che fine abbia fatto Syd. Tutti old timers, chiaro. Una cosa molto scena anni '80. Una scena che era internazionale e in cui i gruppi italiani godevano di un grande rispetto.

Ora che gli Impact saranno definitivamente sciolti probabilmente gli Eu's Arse (primo ciclo '81-'85) resteranno l'unica testimonianza di esistenza in vita della fase 82-84 dell'hc italiano, quella rumble & clatter (e slogan) - detto con affetto.. 

 

Solo che, come per gli Impact, a questo giro è suonata precisa e con un buon suono, cose che all'epoca erano piuttosto rare. Diciamo pure che quanto a suono quello offerto dal Luxor ai tempi si poteva solo sognare, anche se forse le chitarre non escono al meglio. 

https://www.facebook.com/100000804356484/videos/470032312411772/

Il set riesce comunque massiccio e compatto, mandato avanti dal motore inarrestabile di Bone alla batteria, con Richard che è un frontman perfettamente in tono. Eu's Arse riescono a far muovere la gente sotto il palco, che non è poco. Il pubblico si muoverà di più con i Varukers, ma non sono un fan del gruppo. L'aereo dei Disorder è in ritardo così ci sarà qualche rimaneggiamento nell'ordine dei gruppi. La band successiva sale sul palco: "We are Subhumans". E per 40 minuti vorrei avere 30 anni di meno per gettarmi nella mischia. Il pit-meter con i Subhumans arriva al fondo scala, si vedono pure un paio di tuffi dal palco. Scorrono i pezzi di buona parte di The Day The country died e qualche brano più recente (99% da Crisis Point, per sempio). Il set dei Subhumans è clamoroso. Sono 40 anni che volevo vederli dal vivo e mi chiedo cosa dovessero essere negli anni '80. Dopo di loro i Neuroot, trio locale attivo sin dai primi eightes, appaiono molto rocciosi e basta. Finiranno il loro set offrendo come bis una cover di We Are The Road Crew

Quando arrivano i Disorder sono circa le sette e mezzo. Seguo un terzo del loro set, poi saluto e mi dirigo verso la stazione, perché ho 2 ore di viaggio con due coincidenze e non voglio rischiare di dormire in una stazione, che non ho più l'età. Perdermi i Napalm Death non è una tragedia.



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