Spazio Boss è una struttura collocata nel Parco Salvador Allende a La Spezia, l'ampia striscia di giardini pubblici che costeggia il fronte del porto e il lungomare. Lo spazio all'aperto è perfetto per i concerti estivi. La logistica del parcheggio, per chi viene da fuori, è leggermente complicata, perché di fatto siamo ai margini del centro città.
Arrivando in loco, noto che i Voivod non hanno stage. Solo uno striscione col logo della band, quello classico di "Killing technology" (la stripped down hc attitude...). L'affluenza è buona, e curiosamente ci sono una gran quantità di t-shirt Voivod, tra i presenti. Evidentemente il gruppo ha una certa fanbase, nel centro-nordest italiano. Platea con distribuzione dell'età spostata verso i 40, direi. Come sempre più spesso succede, qualche ex thrasher si è portato dietro figlio o figlia.
In attesa dei Septem, che apriranno, incrocio Away dalle parti del bar. Ha la sua t-shirt Doom d'ordinanza.
Quando i Septem iniziano mi fanno un'ottima impressione. Tutti i pezzi sono al posto giusto, sono decisamente un bel gruppo, nota di merito specialmente per il frontman, ottima voce, e le chitarre. Ma... purtroppo manca loro quel che manca oggi al 99% dei gruppi metal: brani realmente efficaci. Il loro songwriting risulta decisamente scolastico. Il pubblico comunque reagisce molto bene al loro sound, un misto di speed-thrash e metal più classico, vocals stile Queensryche con inserti quasi growl a carico di uno dei due chitarristi. Decisamente bravi a scaldare il pubblico, col frontman che invita ripetutamente la platea a salutare i Voivod.
Quando Away e soci salgono sul palco, attaccano nientemeno che con "Ripping Headaches" (Rrroooaaarrr, 1986). La band appare in forma incredibile, con "the new guy", Rocky, al basso, perfettamente integrato. Mongrain sui brani vecchi replica gli assoli di Piggy, o giù di lì. Away alla batteria è un treno inarrestabile. Snake un frontman perfetto.
Chewy |
Gran concerto per un gruppo in forma perfetta. Essere il chitarrista dei Voivod non è facile, ma Mongrain ci riesce benissimo, veramente degno erede di Denis D'Amour. L'unico rimpianto che ho è di non averli visti anche trent'anni fa, nel loro periodo d'oro.
"Stairway scare and death rules there
Lime and limpid green
The sound surrounds the icy waters underground."
complimenti!!!
RispondiEliminabell'articolo, ho pensato le stesse cose, se ti interessano qui trovi le mie foto del concerto: https://flic.kr/s/aHskFrNJ1y
Grazie. E complimenti a te per le splendide foto
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