Venerdì parliamo del primo EP dei Methedrine, in uscita ufficiale il 16 prossimo su Kornalcielo . E ne parliamo con i diretti interessati in collegamento.
Nel tempo (cit "L'Esorcista") una mia recensione di Built For Speed uscirà su truemetal.it , ma intanto ve la anticipo.
Chitarre dowtuned? No. Riffoni squadrati? Neanche. Sheer power? Quanto ne volete.
In questo EP dei Methedrine lo spirito dell'85 scorre potente (e veloce). E per spirito dell'85 intendo la prima stagione in cui l'hardcore punk e il thrash metal iniziarono a incontrarsi, ma in questo caso non parlerei tanto di DRI, COC e SOD, quanto di Verbal Abuse, Dr. Know e, ovviamente, di Upset Noise: "Nothing More To Be Said" all'epoca ebbe la fama di primo album crossover thrash dell'hardcore italiano, e i Methedrine sono ex Upset Noise per due quinti, e due quinti pesanti (Lucio Drusian, voce, e Stefano "Bone" Bonanni, uno dei migliori batteristi dell'hc italiano di sempre). Ma in questa band multigenerazionale il contributo dei più giovani è brillantissimo, specialmente quello delle chitarre di Dario Senes e Mark Simonhell (tra l'altro impegnato con l'hm classico dei Tytus e il d-beat di Eu's Arse).
L'ultima incarnazione della reunion Upset Noise, quella con due chitarre (e una delle due era Mark Simonhell), dal vivo era di una potenza devastante. I Methedrine dal vivo non li ho ancora visti, ma mi aspetto che ne siano la logica conseguenza. Se il genere vi interessa non me li perderei, né su EP né dal vivo.
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