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giovedì 1 ottobre 2015

Cover! - venerdì 2 ottobre ore 17 www.garageradio.it

Era un po' che ci pensavo, e quindi arriva una puntata a di FERA a base di cover.
Se c'è un qualcosa che è connaturato al rock, è proprio la cover. Tralasciando il riciclo di materiali altrui su scala industriale del rock and roll tra i 50 e i primissimi 60,  fateci caso: dal vivo uno dei cavalli di battaglia dei Cream era "Spoonful" (di Howling Wolf); uno dei brani più famosi di Hendrix è la sua versione di "All along the watchtower" di Bob Dylan (si può dire che Hendrix avesse il vizio di prendere brani di Dylan e rendere le sue versioni più famose degli originali, vedi "Like A Rolling Stone"). Molti conoscono "Am I Evil" fatta dai Metallica, molti meno conoscono il brano originale dei Diamond Head.
Insomma, nelle cover non c'è proprio niente di male, anzi. Sono divertenti, perché il pubblico di solito le riconosce, sono l'occasione per reinterpretare o svecchiare materiale apparentemente datato e adattarlo ai gusti propri o a quelli del momento. Sono un'occasione per dimostrare il proprio talento reinterpretativo (se c'è).

Inciso: le tribute band  sono un'altra cosa. Se ne discute a cadenze regolari, sui social, ma non ho ancora trovato qualcuno che si faccia la domanda essenziale: perché il fenomeno è rilevante sopratutto in Italia?
E perché riguarda l'arco che va dai Pooh ai Metallica, ma non ha toccato il piccolo giro dell'hc punk? (questa domanda se la dovrebbero porre in molti, in area metal - e la risposta è semplice).

Sono affezionato a diversi dischi di cover: "Undisputed Attitude" degli Slayer, "Garage Days" dei Metallica, "Pajama Party" dei Poison Idea..
Ma su tutti c'è un tribute album, "Virus 100", indimenticabile omaggio ai Dead Kennedys contenente cover con interpreti che vanno dai Napalm Death ai Faith No More. Uscì nel 1992, cioè due anni prima dell'uscita di "Dookie" dei Green Day (e della contestuale morte del punk, secondo alcuni). Tra fine 80 e primi 90 la Alternative Tentacles stava vivendo un bel periodo: Nomeansno, Victims Family, Neurosis, i progetti di Jello Biafra con Nomeansno e DOA - tutti dischi memorabili. "Virus 100" è come il corollario di questa fase, testimonianza un periodo di notevole creatività - vedere la cover di "Forward to death" rifatta dai Nomeansno - a cappella


(nello stesso periodo è in piena attività la prima versione della Rollins Band,  ed Henry Rollins le cover non se le è fatte mancare: dagli AC/DC ai Suicide, passando per Pink Fairies, Velvet Underground e Louis Prima....)

Un altro paio di album tributo:  Case closed? an international tribute to Husker Du 1994 (c'erano tra gli altri Sick Of It All, Big Drill Car e Upset Noise) e "Rise Above: 24 Black Flag Songs to Benefit West Mephis Three," le cui vendite andarono a finanziare le spese di difesa dei tre di West Mephis .Con la terza edizione della Rollins Band agli strumenti, cantano in tanti , da Kira Roessler a Keith Morris, da Iggy Pop a Exene Chervenka, da Lemmy a Tom Araya.




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