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mercoledì 17 giugno 2015

New Wave Of American Heavy Metal, quella originale - parte I - Venerdì 19 giugno ore 21 www.garageradio.it

Innanzi tutto una

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:

Il 26 giugno FERA non andrà in onda,  perché il sottoscritto sarà qua,  a vedersi gli OFF! , e il giorno dopo quaggiù , a supportare la squadra locale ( la Cinghials United).
Detto questo passiamo al

METALLO AMERICANO 82-86

Ormai nella terminologia corrente New Wave Of American Heavy Metal e metalcore coincidono. Insomma, si intende la roba di inizio nuovo millennio o giù di lì.
Ma all'inizio degli anni 80 la diffusione negli USA dei dischi dei nuovi gruppi inglesi era arrivata su un terreno già preparato dai primi concerti americani dei Judas  Priest (l'Hell Bent For Leather Tour). E' vero che da queste influenze venne ben presto fuori il thrash metal, ma i gruppi speed e thrash non erano che un sottoinsieme di una più vasta popolazione di band che avevano fatto propria la lezione inglese. La Metal Blade Records di Brian Slagel non nasce col thrash, ma con questa nuova scena di bands che ben poco avevano a che fare col sound di Van Halen, BOC, Ted Nugent o Montrose.Certo, in mezzo a questi gruppi si trovavano anche Slayer e Metallica. Ma Metal Blade e la Shrapnel di Mike Varney faranno uscire una quantità di band il cui suono, specie all'inizio, è chiaramente ispirato dalla NWOBHM.
Nel 1982, con la NWOBHM al suo culmine, e con l'inizio del suo declino, l'attenzione fu catturata dall'uscita delle compilation Metal Massacre. Fu subito chiaro che le novità più interessanti sarebero venute da lì. In Italia il primo Metal Massacre arrivò (ovviamente di importazione) in poche copie e subito sparì dalla circolazione (vi apparivano i Metallica, ma anche i Cirith Ungol e la meteora Demon Flight).




La seconda uscita della Metal Blade fu l'ep "Damnation  Alley" dei Bitch, la terza l'unico EP dei Demon Flight (che con la voce in falsetto su "Dead of the night", il brano comparso sul primo metal massacre, in qualche modo anticipavano i Mercyful Fate - con la differenza che oggi  quel brano suona incredibilmente sorpassato). I Bitch a modo loro inaugurarono una stagione di copertine con modelle discinte di vario genere (vedi alla voce Savage Grace e Lizzy Borden), mettendo in primo piano la scollatura della cantante, Betsy Bitch (un nome, un programma). Siamo ancora in una fase in cui la scena metal di L.A. non si è polarizzata tra thrashers e glamsters, nelle prime tre uscite Metal Blade Ratt e Steeler convivono con gli esponenti delle sonorità più ruvide.






Il secondo Metal Massacre, uscito anch'esso nell'82, era più definito: ci fece conoscere gli Warlord e gli Armored Saint (e gli Obsession) . Il terzo e il quarto, usciti nel 1983, ribadirono la rilevanza di quelle compilation con Trouble, Lizzy Borden, Abattoir, Slayer e Virgin Steele. Per Metal Blade fu una stagione di EP 12' diventati poi di culto:  "Deliver Us" degli Warlord, l'omoninmo EP degli Armored Saint, "Give 'em the axe" dei Lizzy Borden. E arrivarono storici album di debutto, tra tutti "Show no mercy" degli Slayer, "Psalm 9" dei Trouble, "War and pain" dei Voivod.

Oggi suonano piuttosto ingenui, ma allora...

Metal Blade intercettò subito il thrash metal e il metal estremo (sui successivi Metal Massacre si vedranno Possessed, Dark Angel, Cryptic Slaughter, Helhammer, Detente) - del thrash losangeleno ho già scritto qui. La Shrapnel si mantenne ancorata a gruppi dal sound più classico, con l'unica rilevante eccezione degli Exciter (che comunque fin dal nome non nascondevano le loro radici priestiane). Nata con l'intenzione di essere un'etichetta "guitar hero oriented" (e in effetti fece debuttare su lp gli Steeler, con un giovanissimo Yngwie Malmsteen), finì per essere un punto di riferimento dell'heavy metal più classico negli anni dell'esplosione del thrash, facendo uscire gruppi come Culprit, Chastain, Fifth Angel, Hexx, e sopratutto i sottovalutatissimi Griffin .



Un punto chiave dell'inizio del nuovo heavy metal americano  riguarda il look. Sarà perché negli anni 70 metal voleva dire Kiss e Alice Cooper, sarà perché Los Angeles è il principale epicentro del fenomeno, molte band nascono con look distante dal "plain vanilla" inglese (denim and leather, e al massimo spandex, borchie e bullet belt). I Bitch faranno show stile Alice Cooper ma a sfondo sadomaso, Armored Saint e Omen andranno in scena con cotte di maglia e corazze, gli Slayer usano l'eyeliner ("Part of beeing in LA", dirà Dave Lombardo) - e sorvoliamo sui completini da Conan il Barbaro versione Brooklyn dei Manowar. Il glam avrà la deriva che tutti conoscono, ma sul fronte "true metal" capita che ancora nell'85 dalla California venga fuori  un gruppo di terzo piano, i Tyrant (ancora su Metal Blade), che a vederli sembravano un incrocio tra Judas Priest e Motley Crue. In breve, buona parte del camp e del kitsch nel metal nasce in terra americana (gadget del power metal compresi ), lasciando un'impronta indelebile sull'immagine di questo genere musicale negli States, che  il thrash non è mai riuscito ad emendare.

Che fine fecero poi i gruppi di questo US metal pack? Perlopiù vennero oscurati dalla stagione del thrash e del glam metal, e poi messi non in secondo ma in terzo piano e dimenticati, con alcune eccezioni. I Lizzy Borden, ad esempio, che conobbero ili successo commerciale (negli USA) e finirono su The Decline of western civilization part II - the metal years . Altra eccezione furono le band che presero poi la strada del metal progressivo: Fates Warning, Crimson Glory e Queensryche partono tutti dal sound NWOBHM. Specialmente i Fates Warning agli inizi non erano altro che una specie di clone un poco velleitario degli Iron Maiden (poi spiccarono il volo con "The spectre whitin")..



Ovviamente il nuovo millennio ha riciclato qualsiasi cosa sia stata prodotta dagli anni 80 o giù di lì, e così non sono mancate reunion e ritorni sulle scene. Betsy Bitch è tornata a calcare i palchi, quest'anno gli Omen faranno diverse date qua e là ed è in uscita un nuovo lavoro dei Chastain, "We bleed metal"...

Madam Betsy Bitch 35 anni dopo (2008)


Riascoltando oggi questi gruppi ci si può rendere conto di come il power metal dai 90 in poi non abbia inventato niente - in compenso ha banalizzato moltissimo...

La scaletta: figuriamoci se basta un'ora per esaurire l'argomento... alcuni dei nomi fatti nel post ci saranno, altri no, e ovviamente il la NWOAHM anni ottanta non si esaurisce con Metal Blade e Shrapnel, né si possono lasciare da parte i canadesi....quindi ritornerò sul tema, prima o poi...




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