header

header

mercoledì 1 luglio 2015

Un'attitudine (un tempo) indiscussa - Venerdì 3 luglio ore 21 www.garageradio.it

Nel tempo dell'informazione veloce, la notizia è ormai vecchia: a settembre (l'UNDICI settembre) uscirà l'undicesimo album degli Slayer. Il video dell'ultimo  singolo (la title track "Repentless" ) gira ormai da più di tre settimane sui social. A chi è piaciuto, a chi non è piaciuto ("Implode" e "When the stillness comes" sono state accolte anche peggio). C'è chi si è chiesto se non sarebbe meglio per King e soci smettere di fare album nuovi e inziare a scrivere pezzi per altiri  (l'idea non è poi così balorda: mi sono immaginato "Repentless" fatta dagli Exodus e il quadro non sarebbe affatto male).
Di sicuro i singoli  non lasciano intuire esattamente quel che sarà il disco: cosa che, per restare nei dintorni, invece si capiva benissimo con "Blood in, blood out" degli Exodus.  Vedremo



Degli Slayer è stato detto tutto e il contrario di tutto. Ci sono cose che avrei preferito non vedere da loro: il brand management (vino birra o che altro), l'andare avanti con il gruppo oggettivamente dimezzato (senza Lombardo e Hanneman sono ancora gli Slayer?). Altre cose proprio non avrei voluto sentirle  (Diabolous in Musica) .Ma per anni e anni sono stati il benchmark del thrash metal originario
Dave Lombardo e Jeff Hanneman costituivano l'anima hardcore del gruppo e non ne hanno mai fatto un mistero. Uscito Lombardo, nel mezzo dei difficili anni novanta, la band ha avuto il merito di far uscire "Undisputed Attiitude".
Metà anni novanta: il thrash è praticamente evaporato, e da un po', metal estremo vuol dire death metal e grindcore, i Pantera hanno aperto la strada del groove, i Sepultura l'hanno ribadita, gli scandinavi, tra death e black metal, la fanno da padrone. Il  grunge è morto con Kurt Cobain.Il punk? Il punk sono i Green Day , gli Offspring e i Rancid che hanno ormai scalato le classifiche, l'hardcore è perlopiù NYHC e largamente metallizzato (per fortuna ci sono i Sick Of It All, e stanno debuttando gli H2O); si creano le basi dell'emo (che NON sono nella Revolution Summer dell'85). In questo panorama spiazzante (per la generazione precedente) gli Slayer pensano di far uscire un album di cover. All'inizio pensano a cover dei Judas Priest, UFO, Deep Purple, poi cambiano direzione di 180° e decidono per cover di gruppi hardcore americani dei primi anni 80. TSOL, D.R.I., Verbal Abuse, Minor Threat, D.I. (con l'aggiunta di un paio di pezzi dei Pap Smear, side project hc punk di Hanneman, un indedito e un classico degli Stooges - imposto da Hanneman). L'album arriva al 34 posto della Billboard 200 - molti storcono il naso.

Due anni dopo Tom Araya ne parla così:

"(l'album, NdT) Fece quel che ci si aspettava, cioè non molto. Tenemmo un profilo molto basso , facemmo un tour molto corto durante il quale suonammo in piccoli club. Era in chiave minore. Voglio dire, era un disco di cover.. Pensammo :se lo facciamo uscire e piace ai ragazzi, bene. Kerry era molto motivato a farlo uscire."

"Undisputed attitude" ha avuto il pregio, in un periodo che l'aveva non dimenticato, ma praticamente rimosso, di riportare un poco di attenzione sull'hardcore degli anni 80 - stagione del tutto irripetibile, come altre venute fuori negli eighties e ancora più indietro nel tempo.
Con alcuni effetti collaterali a cui di solito la gente non pensa: le royalties delle cover (e la pubblicità fatta alla band, scegliendo brani loro) hanno permesso, per esempio, ai Verbal Abuse di traghettarsi nel nuovo millennio.
In quell'epoca di massiccia commercializzazione dell'underground riproporre i suoni di quei gruppi lontani da qualsiasi mainstream, senza compromessi, che suonavano come se non ci fosse futuro era una delle cose più sensate e significative che potessero essere fatte.

La scaletta: pochi Slayer, i gruppi delle cover su "Undisputed attitude" e dintorni...

Nessun commento:

Posta un commento