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martedì 5 gennaio 2016

Motorheadbanging & Motorheadslamming - venerdì 8 gennaio ore 19 www.garageradio.it

E così alla fine se ne è andato, praticamente suonando fino in fondo o quasi - anche se già dagli episodi di questa estate si capiva che Lemmy Kilminster era alla conclusione della pista. Poco prima era arrivato il turno di Philty "Animal" Taylor. E chi ha parlato di fine di un'era non ha esagerato.
C'è chi i Motorhead li ha conosciuti con "Another perfect day" (gran disco, tra l'altro) e chi li ha incontrati per la prima volta con "Orgasmatron". Ma il gruppo ha lasciato il suo segno nella storia del rock con i primi 4 album, con la formazione Kilminster/Clarke/Taylor. Per quanto considerati un gruppo metal, hanno esercitato pari influenza sia su metal che su punk. Alla morte di Lemmy i Discharge hanno postato questa foto


Post più significativo di tante parole. Quindi loro, che pure si erano mescolati col punk 77 inglese (Lemmy aveva suonato coi Damned) alla fine si sono ritrovati, del tutto involontariamente, alle radici sia di D-Beat e UK-82 che del thrash metal (l'argomento l'ho già trattato qui )
Interpellato in materia di doppia cassa, Dave Lombardo (uno che di double bass qualcosa ne sa, e pure di hc punk) dice:
"La prima volta che ho sentito quel tipo di doppia cassa è stato coi Motorhead. Avevo sentito altri batteristi che usavano la doppia cassa, ma non credo che abbiano mai fatto niente a quella velocità e con quello stile".

E riguardo alla velocità, qualche anno fa Lemmy la buttava sullo scherzo.

D: Perché volevate suonare così veloce?
Lemmy: Non saprei, all'epoca semplicemente è sembrata la cosa giusta da fare, sai. E poi voglio dire, suoniamo a mille all'ora oggi, rispetto a quell'epoca
D: Così voialtri aumentate la velocità man mano che gli anni passano?
Lemmy: Già, parrebbe. Non vediamo l'ora di scendere dal palco per riposarci un po', sai, per tornare sulle nostre sedie a rotelle.


Ah, ovviamente Mr Kilminster fin da subito si è dimostrato completamente disinteressato alle etichette, tanto da commentare in più di un'occasione la mania della stampa nel volerle affibbiare a seconda delle mode del momento.
Nel 2003, parlando con John Tucker dei tempi della NWOBHM, dice:

A quei tempi tutto all'improvviso diventò heavy metal: noi eravamo heavy metal, i Journey erano heavy metal, gli Hawkwind erano heavy metal. Molto strano.

e riguardo all'atteggiamento dei discografici

Pescano sempre i gruppi sbagliati... Devi sapere quel che succede in strada. Io parlo con la gente in strada più di quanto faccia la maggior parte delle bands e so cosa gli piace; ho sempre saputo cosa gli piace perché ho sempre suonato quel che gli piaceva - senza deviare troppo da quel che piaceva a me.
(John Tucker, "Suzie Smiled", Independent Music Press, 2006)

(i vari gruppi "emergenti" che mirano al "successo" dovrebbero meditare a lungo queste parole)

Miriadi di elogi funebri sono apparse sui social, con la consueta dinamica virale fatta anche in buona parte di istinto di seguire la massa. Mi piace riportare quello di Jello Biafra, persona notoriamente refrattaria al bandwagoning:


(Entrambi gli estratti di interviste sono presi dalla trascrizione di "Metal Evolution - 5 -Thrash Metal" Banger Films)

La scaletta: il titolo la dovrebbe dire lunga...


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