A fine anno la rete pullula di liste. Qua sopra, forse qualcuno lo avrà notato, né liste, né recensioni. La puntata di venerdì sarà il riassunto non completo né esaustivo dell' anno che va finendo, ovviamente nella mia ottica, parzialissima.
Il trentennale dell'85, ovvero l'anno chiave del crossover tra hc e thrash metal, coperto a vario titolo dai siti mainstream della rete, ha avuto i suoi alti e bassi.
Tra i bassi ci infilerei l'ultimo Slayer: avrei preferito non vederlo uscire (e non sono l'unico a pensarla così), e ho ricordato un periodo difficile, ma infitamente migliore della band.
Tra gli alti ci metterei United As One #2: è stata la dimostrazione che, per quanto possa sembrare curioso, a trent'anni di distanza esiste in Italia una scena completamente crossover. Ce ne sono altre, di scene, la frammentazione rispetto agli anni 80 è se possibile più accentuata, ma tant'è.
Altro punto alto dell'annata, del tutto in linea con lo spirito del trentennale, Teenage Time Killers - e sono uno dei pochi a cui il disco è piaciuto assai.
Non mi interessano le discussioni sul punk da reparto geriatrico e simili: se gruppi con componenti che vanno per i 50 e oltre sono spesso in grado di funzionare meglio e di parlare meglio al pubblico (anche giovane) rispetto a gruppi anagraficamente più freschi, chiaramente c'è un problema, ma non riguarda i gruppi storici o le reunion che funzionano.
La dimostrazione più eclatante in materia sono state le date italiane di Jello Biafra con la Guantanamo School of Medicine, che con i fatti hanno spazzato via alcune cronache distratte che parlavano di icone punk imbolsite.
Tra l'altro è stato il primo anno di FERA. Abbiamo avuto ai microfoni e in collegamento vecchi amici e altra bella gente (qui, qui e qui, per esempio) e mi darò da fare per continuare in questa direzione.
Se vi può interessare, ho scoperto che i lettori del blog (e gli ascoltatori del programma) gradiscono molto che io parli di hardcore e seguono con una certa attenzione i pochi Live Report e le interviste. Non sono molti i metallari che si spingono da queste parti, e in assoluto gli argomenti meno considerati da voi lettori/ascoltatatori sono blues, anni 60, anni 70 e - sorpresa - anni 90. Mi spiace informarvi che non ci penso neanche lontanamente a trasformare FERA in una cosa che tratta solo di HC e anni 80: mi annoierei mortalmente.
Scatto dal vivo di una delle migliori trasmissioni di quest'anno |
Il 2015 è stato anche il decennale di youtube, uno dei pezzi più importanti del web 2.0 e quello che forse ha influenzato di più, a vario titolo, la diffusione della musica, di qualsiasi genere e periodo essa sia (e che ha dato il la anche nel business model agli altri servizi di streaming: il segreto del successo è nel NON pagare gli artisti); e già si sta parlando di fuga dai consumi musicali su supporto digitale: ci stiamo preparando ed un ritorno del vinile in grande stile? Garageradio.it continua ad essere cronicamente priva di risorse, ma grazie ad Antonio Cecchi si doterà del tanto sospirato piatto con uscita in MP3. E quindi FERA si aprirà anche a musica su vinile che ad ora è irreperibile su supporto digitale (ce ne è, eccome.. a me per esempio sono rimasti alcuni interessanti test pressing d'epoca)
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