header

header

lunedì 1 febbraio 2016

Dave Grohl, "uno di noi" - Venerdì 5 febbraio, ore 19 www.garageradio.it

Quando nel 91 uscì il video di "Smells like teen spirit" dei Nirvana, mi sembrò di riconoscere il tipo alla batteria. Sentendomi al telefono con Marco Mathieu gli chiesi "Ma è lui?" "Sì, è proprio lui" mi rispose.
Scream, 1987
Quel tipo lo avevamo conosciuto qualche anno prima come l'eccezionale batterista ragazzino degli Scream. Era "uno di noi" ed ora era in un gruppo in vetta alle classifiche mondiali, ed era la prima volta che qualcosa del genere succedeva. In più, i Nirvana erano arrivati dove erano in quel momento senza svendersi. Sembrava una gran cosa (e invece era l'inizio della grande fregatura).
Comunque gli Scream erano stati una presenza fissa, in Italia e in particolare in Toscana, tra l'86 e l'87. Quando sgomberato il Victor Charlie si iniziarono a organizzare concerti in giro, a Pisa e a Livorno, li vidi un paio di volte. Dopo un concerto livornese mi ricordo un'oretta di chiacchere e vino rosso.
Li rividi ancora a Pisa al Macchia Nera ('88 o '89, non ricordo bene).
Non sono mai stato un fan dei Foo Fighters, ma ho apprezzato i vari side project che Grohl ha messo su o in cui si è fatto coinvolgere. E in particolare quelli in cui ha rivendicato la propria appartenenza alla scena hc degli anni 80. E non sono pochi.
In Sonic Highways (la serie dei documentari TV) racconta la storia della scena di Washington DC come se l'è vissuta lui.
Da voce a Ian Mackay (a proposito di anni 70, impagabile il suo "Fuck The Ramones! I say Ted Nugent!").
Fa una carrellata sulla scena texana (Big Boys, Dicks, Butthole Surfers). Ovviamente a LA fa parlare dei Germs a Pat Smear, a Chicago da la parola a Steve Albini e Jeff Pezzati.
Per i Probot ha chiamato, tra gli altri, Kurt Brecht, in "Sound City" ha recutato Lee Ving, ha rimasterizzato di sua iniziativa il secondo lp dei Bl'ast! nel suo Studio 606 e ha partecipato alla reunion del gruppo, l'anno scorso.

La vicenda della sua amicizia con i Bl'ast! è ben dettagliata qua. Nel pezzo si racconta anche la storia dei Bl'ast!. Diciamolo pure, la band non ha fatto precisamente la storia. La definizione di Rollins, "una copia dei Black Flag di Thirsty And Miserable" (mi pare), è tagliente ma del tutto giustificata. Ma i Bl'ast! arrivano nell'86 a riempire un vuoto in un periodo in cui l'hardcore americano ha perso grandi nomi e buona parte della sua spinta propulsiva. Dead Kennedys e Black Flag sono sciolti. La scena principale è diventata New York. A Washington DC dopo la Revolution Summer la sterzata verso il post-hc è generalizzata.
Dave Grohl entra negli Scream a 16 anni in questo contesto. Gli Scream non sono esattamente di DC e sono stati (assieme ai Void, volendo) tra gli outsiders della Dischord. Quindi nell'85 non vengono coinvolti nella faccenda "nuove band, nuova scena" e continuano tranquillamente per la loro strada (certo, evolvendosi).
Dunque in quel periodo sono l'unico dei vecchi gruppi Dischord ancora in circolazione, e per una scena italiana che dei Minor Threat sentiva la mancanza era una gran cosa. Certo, sarebbero arrivati i Fugazi (grandi!), ma i Soulside? C'era qualcuno a cui piacevano veramente? (Eppure li avrò visti due o tre volte).
Quindi Grohl si vive in una band quella famosa fase storica in cui secondo alcuni l'hc americano è morto. E di sicuro i Bl'ast! sono in un modo o nell'altro tra i pochi protagonisti non newyorkesi di questa fase.


Così quando l'anno scorso Grohl ha aderito al supergruppo Teenage Time Killers, Cliff Dinsmore è stato tra i tanti che hanno partecipato.

Tutto ciò Dave Grohl lo ha evidentemente fatto per il piacere di farlo, e non per darsi un tono, come certuni che si sono messi a sbandierare ai quattro venti flebili o inesistenti radici hc.
Certo, quando alla fine di Sonic Highways (la serie) ho visto l'intervista a Obama, in cui si rilanciava il cosiddetto "sogno americano" mi sono davvero cadute la braccia. Ma nessuno è perfetto, giusto?
Dave Grohl coi Bl'ast!, 2015


Dave Grohl, "uno di noi" by Friday Extreme Rock Adventures on Mixcloud

Nessun commento:

Posta un commento